L'ingratitudine è la lebbra dello spirito. Sant'Ignazio di Loyola ha un'affermazione forte al riguardo: «Tra tutti i mali e peccati immaginabili, l'ingratitudine è quello che più merita di essere in abominio». Perché questi toni forti? Perché l'ingratitudine è la cecità dell'anima. L'anima ingrata non vede oltre le grate del suo vitt…
Continua la lettura...Sentirsi inutili non è proprio una bella sensazione. E sbaglieremmo se pensassimo che l'invito del Signore sia quello di radicarsi in un sentimento di negatività verso se stessi. Il Signore non ci vuole miserabili, e proprio per questo ci invita a liberarci dalla miserevole logica del premio e della ricompensa nel rapporto con lui. Chi fa un servizio solo i…
Continua la lettura...I tre detti di Gesù presentati in questa pericope sembrano dissociati, ma se guardiamo bene, riusciamo a rintracciare un sottile filo conduttore. Per cominciare, i primi due, quello di non essere motivo di scandalo e quello di perdonare sette volte al giorno rasentano l'impossibile. Chi potrebbe evitare di essere motivo di scandalo a 360 gradi? E chi avrebb…
Continua la lettura...Il Signore da me non vuole quantità. Vuole la totalità. C'è una bella differenza. Una differenza che libera. Il Signore non mi chiede di essere un altro o come un altro. Vuole che sia io e che offra me stesso, tutto il mio essere a lui. Questa verità ha una potenza liberante incredibile. Non devo paragonarmi a nessuno nel donarmi a lui. Non devo, però, nemm…
Continua la lettura...Quante volte inganniamo noi stessi giustificando il nostro comportamento con scuse della serie: «Ma sono cose di poco conto, quando le cose saranno serie, mi comporterò in un modo più corretto e preciso». Ci illudiamo che il nostro comportamento migliorerà quando le cose si faranno più serie e più consistenti... Per trovarci poi, in realtà, con abitudini sba…
Continua la lettura...Un peccatore per un cuore duro è solo un estraneo, un emarginato. Per Dio è sempre un figlio amato. Gesù usa due analogie per parlarne: l'analogia della pecora per il pastore e quella della moneta per la donna sua proprietaria. Una pecora perduta è una pecora perduta, anche se nei campi c'è ne sono 99 o 1000. Anzi, nella nostra psicologia, ciò che non t…
Continua la lettura...Viaggiando praticamente ogni settimana e a volte più volte in una settimana per incontri e conferenze, con il tempo ho imparato a essere minimale per quanto riguarda il bagaglio. Nulla di trascendentale o di troppo santo o ascetico nella mia scelta. Semplicemente ho capito che devo discernere tra ciò che mi serve realmente nel viaggio e ciò che sarà soltanto un…
Continua la lettura...L'espressione di quel commensale di Gesù - «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!» - non è diversa da alcune nostre espressioni consuete: «Ma lui ha potuto fare queste opere perché era santo», oppure: «Lei è stata fortunata perché chiamata e amata in modo particolare dal Signore». Sono espressioni simili perché hanno in comune un'idea molto antropom…
Continua la lettura...In alcune comunità monastiche in Libano, non ci si saluta con i consueti buongiorno e buonasera ma con l'espressione «Gloria a Dio», a ricordare che ogni gesto, ogni incontro e ogni cosa che si fa si debba fare a gloria di Dio. Forse questa prassi potrebbe aiutarci a capire e a mettere in pratica questo vangelo. Perché sappiamo bene che come esseri umani gr…
Continua la lettura...Nel mettere i due comandamenti dell'amore di Dio e dell'amore del prossimo insieme, Gesù non ci rende la vita più difficile, ma ci libera dalla necessità di avere la palla di vetro per indovinare come mostrare a Dio il nostro amore nel quotidiano. Il prossimo è il volto più vicino in cui si rispecchia Dio e attende il mio amore. D'altro canto, l'…
Continua la lettura...Nessuno può dissetarsi con la propria saliva. Similmente nessuno dona a se stesso il riconoscimento umano di cui ha bisogno. Abbiamo bisogno di ricevere il riconoscimento di un'alterità. Per questo, cercare i primi posti è come fare un buco nell'acqua. Se non ci viene donato da un altro, se non ci viene riconosciuto dall'Altro, è vano. E poi, mentre…
Continua la lettura...«La natura è più docile ai nostri desideri migliori, e solo noi conosciamo i segreti dei nostri cuori», così scriveva il poeta Louis-Xavier de Ricard esprimendo, senza saperlo, una convinzione di tanti santi, convinzione che santa Teresina di Gesù bambino esprime così: «Dio non mette nel cuore desideri grandi se non vuole realizzarli». Da qui la centralità dell…
Continua la lettura...La fede non è questione di curiosità. Eppure la curiosità è una grossa tentazione. Se percorriamo il vangelo troviamo varie domande rivolte a Gesù così, giusto per sapere. La samaritana che pone domande di curiosità sulla «geografia» dell'adorazione, Pietro che è curioso del destino del discepolo amato, e l'amico anonimo di questo vangelo che è interess…
Continua la lettura...Quando Gesù parla del Regno, lo paragona a una cosa minuscola, non parla di cose enormi. Così possiamo dire che, declinandolo in chiave di tempio, il Regno è più simile al secondo piuttosto che al decennio. L'attenzione al secondo che passa da la differenza nella nostra vita. Usando bene di questo tempo e aprendomi con generosa disponibilità al Signore, fa …
Continua la lettura...La donna ricurva è simbolo di ogni persona che gli accessori della vita religiosa, accessori accumulati nel tempo dagli inaspritori di professione, l'hanno resa piegata e piagata, incapace di alzare i suoi occhi verso il Signore. Gesù libera questa persona e i primi a lamentarsi sono i paladini delle regole. Quel guardiano del sabato non osa rivolgere la pa…
Continua la lettura...Mi sorprende sempre in questo vangelo la richiesta che Gesù rivolge al cieco: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Mi sorprende per due motivi: il primo perché Gesù non va per deduzioni con le persone, ma per ascolto, permettendo al suo interlocutore di rivelare il proprio cuore e di manifestare quello che ha nell'animo; il secondo motivo è la lezione sul…
Continua la lettura...Il Signore parla negli eventi della storia, ma non bisogna essere ingenui e vedere negli eventi dei messaggi immediati. La storia è complessa e Gesù invita ad avere un'umiltà che si metta in ascolto, una pazienza per stare al passo con il Signore e un'apertura di cuore per essere illuminati da lui nel leggere gli eventi della vita. C'è una sola via…
Continua la lettura...La tolleranza è la virtù di chi non ha nulla in cui credere e niente da amare. Non lo dico come manifesto di intolleranza, ma come invito a riflettere su uno pseudo concordismo che vorrebbe fare tutti contenti dicendo che tutti hanno ragione, che tutto e il contrario di tutto va bene, e che tutte le cose sono belle. A questa ipocrisia Gesù non ci sta e per ques…
Continua la lettura...«Vivi questa messa come se fosse la tua prima, la tua ultima, la tua unica messa». Questa frase si trova nelle sacrestie delle chiese ispirate alla spiritualità di Madre Teresa. Una frase che in qualche si collega al pericolo segnalato da Gesù in questo vangelo. Il pericolo dell'assuefarsi, l'illusione che il tempo non passa. Si dice che il tempo sistem…
Continua la lettura...Non parlate di Gesù Cristo, mentre desiderate il mondo - sant'Ignazio d'Antiochia Vuoi seguirci sul tuo smartphone? Puoi ricevere tutti gli articoli sul canale briciole
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