Settimana del dono e dell’umiltà Parola del giorno: SEMPLICITA' Oggi ci fermeremo a riflettere sulla SEMPLICITA’, quella caratteristica che sottolinea la naturalezza dei nostri gesti, delle nostre parole, dei nostri pensieri. Sembra un paradosso, ma oggi probabilmente è molto più difficile restare semplici che essere complicati, che trasformarci …
Continua la lettura...È possibile che la Trinità sia solo un enigma che dobbiamo accettare contro ogni logica, anche matematica, senza capirne nulla e senza nessuna implicazione per la nostra esistenza? La Trinità non è un enigma. È un mistero. Le due parole non sono sinonimi. L'enigma è buio, oscuro. Il mistero è luminoso. L'enigma non si comprende. Il mistero non si finisce mai …
Continua la lettura...Settimana del dono e dell’umiltà Parola del giorno: SPONTANEITA' Continuiamo ad approfondire una caratteristica dell’umiltà ed oggi rifletteremo sulla SPONTANEITA’. Quanto è complicato nella società in cui viviamo essere spontanei? È ancora possibile esserlo? È spontaneo chi agisce senza secondi fini, chi medita ma non premedita, chi mostra sinceri…
Continua la lettura...Sbagliamo quando pensiamo che le questioni della vita si risolvono in testa. Pensarci è naturale. È necessario. Pensarci soltanto, ecco il problema! Nella propria testa e tra i piumoni dei propri pensieri si sta comodi, al calduccio. Si sta nella propria comfort zone. Ma la vita inizia quando esci dalla comfort zone. La comfort zone degli interlocutori di Gesù sono i…
Continua la lettura...Settimana del dono e dell’umiltà Parola del giorno: INNOCENZA Durante questa settimana rifletteremo con Elisabetta sul senso del dono e dell’umiltà, virtù incarnate perfettamente da Maria. Ogni giorno ne approfondiremo un tratto, una caratteristica. Oggi ci concentriamo sull’INNOCENZA. Partiamo da questa lettera per il nuovo anno scritta da Elisabet…
Continua la lettura...GIORNO 2 Perché? Percorrere un cammino con un amico è confortante e incoraggiante, se poi è così speciale, è un vero e proprio onore. Noi la chiameremo semplicemente Elisabetta durante questo mese insieme, spero ce lo conceda e ci perdoni, anche se sappiamo che gode già della gloria eterna e che abbiamo un’amica santa. Perché proprio Elisabetta? La nostra…
Continua la lettura...La difficoltà degli interlocutori di Gesù nell'accettare il fatto che lui doni il suo corpo da mangiare e il suo sangue da bere non è estranea ai nostri tempi. Quante volte noi e/o le persone con cui ci confrontiamo esprimiamo la difficoltà di accettare una tale follia che rasenta la stoltezza! Dio che si fa pane! Oserei dire che forse questa difficoltà è sintoma…
Continua la lettura...È un maggio che ricorderemo, un mese che inizia in casa con i nostri cari. Probabilmente abbiamo tanto atteso questi giorni, nessuno di noi sa cosa ci riservano le prossime settimane, ma maggio è un mese di speranza. È la natura stessa che ci dimostra con la sua luce, i suoi colori e i suoi frutti che nessun inverno è infinito e che la vita ha sempre …
Continua la lettura...«In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita». Signore, come leggere queste parole oggi se non con dolore, con un senso profondo di fame e di sete. Come terra arida senz'acqua guardiamo a te. E leviamo suppliche e grida di amore straziato dalla mancanza. Non perché siamo d…
Continua la lettura...Dio non si conosce per deduzione, ma per immersione. Chi si immerge nel Figlio, si mette in ascolto della parola della Parola, si apre alla vera conoscenza di Dio. Il Figlio è il volto conoscibile del Padre. La superbia annebbia la vista. La via per la conoscenza di Dio passa per l'umiltà la quale ci apre alla verità di Dio che si rivela agli umili e, conosce…
Continua la lettura...Il saggio punta alla luna, il fesso fissa il dito. Questo vangelo ci presenta una situazione simile. Il popolo non guarda agli eventi della storia della salvezza di cui è oggetto nella loro piena portata. Non vede la mano dell'Altissimo che opera salvezza, ma si ferma si figure intermedie, come Mosè. Gesù, geloso della gloria del Padre, spinge a risollevare lo sg…
Continua la lettura...Pochi anni dopo la sua partecipazione come esperto al Concilio Vaticano II, Joseph Ratzinger dà alle stampe, nel 1972, un testo che echeggia l’ecclesiologia del Concilio dal titolo Il nuovo popolo di Dio . In questo testo, Ratzinger sottolinea – per usare un termine polisemico di Jean-Luc Marion – la natura «a-donata» della Chiesa affermando che «la Chiesa no…
Continua la lettura...Perché cerchi Gesù? Questa domanda, anche se cerchi Gesù in una comunità, non può che essere fatta al singolare. Non per esaltare l'individualismo. Tutt'altro. Si pone al singolare affinché la tua sequela non sia un istinto di gregge. E quando ti poni la domanda, verifica bene che la tua risposta non sia una specie di complicazione automatica senza verifi…
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