Perché la pace di Gesù è diversa da quella del mondo? Nel vangelo di Giovanni, Gesù parla di pace nel contesto della sua passione. La sua, non è una pace che equivale ad assenza di guerre e di conflitti, è presenza, la presenza di Colui che costruisce la pace a partire dalla riconciliazione tra l’uomo e Dio e tra l’uomo e se stesso; non è una pace concordata,…
Continua la lettura...Roberta Sutera Ogni parola letta in "Alla presenza di Dio. Per una spiritualità incarnata" ha fatto in modo che in me scaturisse una riflessione personale. Ho guardato la mia vita leggendo della vita di Gesù e lì ho trovato le risposte; è infatti una lettura che porta alla presenza di Dio,un percorso che inizia con lo spogliarsi dalle ipocri…
Continua la lettura...«Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». L’apostolo chiede a Gesù una domanda attuale che possiamo tradurre così: perché alcune persone percepiscono Dio e altre no? Percepire è qualcosa di più del sentire. Si avvicina al concepire. La risposta di Gesù allarga l’orizzonte verso l’azione. Chi ama, ovvero chi fa secondo Dio, perce…
Continua la lettura...Viaggiando spesso, mi è venuto spontaneo calare questo vangelo in una scena che vedo sovente al boarding in aeroporto: le persone che si mettono in fila, a volte anche un'ora prima, per meritarsi un posto per il loro bagaglio a bordo. In circostanze così, la cortesia si fa benedire. Tutti sono competitors e potenziali avversari. Nel rapporto con Dio - e le…
Continua la lettura...Qualche padre della Chiesa ha paragonato la Trinità a una danza. E questo vangelo è tra le "muse" ispiratrici per questo paragone. Nella danza (pensiamo a una danza circolare) i danzatori sono una realtà unica, le loro personalità si incontrano in un unico volere, un'unica bellezza. Ognuno cede il posto all'altro e ognuno accoglie il suo pos…
Continua la lettura...È buono cogliere la portata morale del vangelo. È buono anche coglierne il lato comprensibile e umanizzante. Ma non basta. Il vangelo va al di là di quello che facciamo e di quello che possiamo sapere di Dio. È questa appunta la “buona notizia”: che la mia vita non è solo quello che capisco e quello che faccio. « Vado a prepararvi un posto ». Quello che conta…
Continua la lettura...Fra ebraismo e cristianesimo c’è una convergenza di fondo che, non negando la loro diversità e divergenza su alcuni punti, esprime la loro «ineliminabile coappartenenza». Il decorso storico che ha portato, sin dagli albori del cristianesimo, a uno scontro e una separazione è giunto a un tornante propizio che trova le due religioni poste in condizioni che perme…
Continua la lettura...È commovente la rappresentanza che Cristo ci dona. Ci dice, infatti, che chi ascolta e accoglie noi ascolta e accoglie lui, e chi ascolta e accoglie lui ascolta e accoglie il Padre. Paolo insegnerà che noi siamo ambasciatori di Cristo e come se Dio predicasse per mezzo delle nostre lingue. Questo però non è un fatto automatico. Si diventa ambasciatori di Dio …
Continua la lettura..."Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?" non è solo il nome di un quadro famoso di Gauguin. Non sono neppure domande che interessano solo ai philosophes. Sono le domande di ogni esistenza umana. Non accorgersene, non ne nega l'esistenza. Non porsele, non significa che non si pongono, anzi che si impongono su di noi, come si sono imposte sull…
Continua la lettura...«Mi piace, ma chi mi dà la certezza che è la persona per me?». Quante volte sento questa domanda! Non parte sempre da una cattiva volontà. Anzi, tante volte nasce proprio dalla buona volontà di non voler perdere tempo. Il problema è che certe persone vorrebbero entrare nelle relazioni dopo aver assodato che l’altro è proprio il “pezzo” che li serve. L’ideale …
Continua la lettura...In questi anni di docenza ho notato la grande differenza che fa la trasformazione del rapporto accademico da una relazione di comunicazione di saperi a una comunione che ingloba anche la conoscenza personale. Quando ti ci metti in quello che dai, non trasmetti più solo sapere, ma - a chi ha un cuore pronto - un sapore nuovo, qualcosa del tuo DNA spirituale. Q…
Continua la lettura...Io sono il bel pastore. Questa sfumatura del Greco, raramente presente nelle traduzioni, è di importanza massima nella fede cristiana. La Fede, infatti, non è primariamente questione di morale, ma questione di rapimento. Se non ti rapisce la voce del Buon Pastore, la voce delle leggi morali non le riuscirai neanche a sentire, tantomeno a capire. Se non brami …
Continua la lettura...«Forse anche voi volete andarvene?». Probabilmente non è il versetto più centrale del vangelo di oggi, ma è uno dei miei preferiti perché è rivelativo di un aspetto caratteriale di Gesù che penso manchi spesso alla nostra pastorale e, in generale, al nostro rapporto con le persone. Si tratta della libertà interiore che fa il bene senza tornaconto, che annunci…
Continua la lettura...A un cattolico convinto questo vangelo sembra non suscitare un interrogativo. Un bravo cattolico crede alla presenza di Gesù nel pane e nel vino eucaristici. Si può svoltare pagina… ma, un momento… non corriamo troppo. La presenza di Cristo sotto queste sembianze umili mi interroga sulla mia fede nella sua presenza nell’umiltà del quotidiano, nelle esperienze…
Continua la lettura...Oltre la morte di Dio , recensione di Sergio Oliva Premetto che scrivere la recensione di un libro di un professore di teologia è una cosa che mi mette un po' in apprensione. Il libro però merita certamente di essere consigliato. Come anche il precedente che ho letto dello stesso autore, "Un Dio umano: primi passi nella fede", Robert Cheaib tr…
Continua la lettura...« Fides si non cogitetur nulla est ». Così scriveva Sant'Agostino spiegava che la fede se non è pensata non è nulla. Forse gli fanno eco le parole di Giovanni Paolo II nel lontano 1982 quando affermava che «una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta». Nell’ottica cristiana, fede e ragione d…
Continua la lettura...«Vorrei avere fede, ma Dio non me ne ha fatto il dono». Questo è un vangelo che sembra avvalere questa tesi. Non è forse Gesù stesso a dire: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato»? Assolutamente sì. La fede è un dono. Ma questo dono è aperto a chiunque vuole riceverlo. «Dio è amore» e santa Teresa di Gesù Bambino ha saputo offr…
Continua la lettura...Filippo! Ma sei proprio di coccio. L'ignoranza ci stava al primo incontro con Cristo, quando l'avevi presentato genericamente a Natanaele come colui di cui hanno parlato i profeti. In fondo l'avevi appena conosciuto. Ma è possibile che dopo tutto il cammino di discepolato non sai ancora chi è realmente il tuo Signore e Dio? Eppure non siamo così l…
Continua la lettura...Nell’immaginario mitologico, le divinità si manifestano come tali quando fanno opere straordinarie. Il Dio di Gesù Cristo si manifesta con l’ordinario, con il pane. Ma questo pane è lo straordinario per eccellenza, perché è l’Amore gratuito, totale e indescrivibile di Dio. Questo stile di Cristo ci insegna molto su cosa sia realmente vivere. Vivere è cogliere…
Continua la lettura...Quello dei compaesani d Gesù è un virus che può colpire anche noi cristiani: conoscere tanto sul Signore, ma non conoscere il Signore. La conoscenza della fede, infatti, non è gossip o informazione. È una conoscenza per connaturalità. È trasformazione. Conosce veramente Cristo, chi si lascia forgiare da Gesù. Cosa significa lasciarsi forgiare? Può significare…
Continua la lettura...Quando sei in un momento nero e qualcuno ti parla di speranza, non è raro che ti vien voglia di fargli venire un occhio nero. «Non capisci niente. Non è il momento della speranza, adesso sono depresso e disperato». Gesù sembra straniero, estraneo e anche strano in questo vangelo di Emmaus. Sembra non sapere e non cogliere il dolore dei discepoli. Invece è lì,…
Continua la lettura...Una lanterna può simboleggiare una struttura, una forma di vita, una scelta che facciamo: vita religiosa, laicato, un certo lavoro… ma questa struttura non è sufficiente per essere anime spose. Le anime spose hanno bisogno dell’olio, del contenuto incandescente dell’amore. Questa è la vocazione di ognuno, al di là di qualsiasi formale stato di vita. Siamo chi…
Continua la lettura...Facciamo silenzio prima di ascoltare la Parola, perché i nostri pensieri sono già rivolti verso la Parola. Facciamo silenzio dopo l'ascolto della Parola, perché questa ci parla ancora, vive e dimora in noi. Facciamo silenzio la mattina presto, perché Dio deve avere la prima Parola, e facciamo silenzio prima di coricarci, perché l…
Continua la lettura...Ho sentito qualcuno interpretare il miracolo della moltiplicazione dei cinque pani e due pesci in chiave di condivisione . È una lettura suggestiva, ma – a ben vedere – non è minimamente rinvenibile dalla lettera della pericope evangelica. E temo a volte che certe letture “umanizzanti” esprimano piuttosto una mancanza di fede nel fatto che il Signore è realm…
Continua la lettura...
Social