Filippo! Ma sei proprio di coccio. L'ignoranza ci stava al primo incontro con Cristo, quando l'avevi presentato genericamente a Natanaele come colui di cui hanno parlato i profeti. In fondo l'avevi appena conosciuto. Ma è possibile che dopo tutto il cammino di discepolato non sai ancora chi è realmente il tuo Signore e Dio? Eppure non siamo così lontani. Non perché non riconosco la divinità di Gesù. Su questo ho il vantaggio della storia. Ma è riconoscere la sua opera nel mio quotidiano, ritrovare il volto di Dio nel volto umano dell'ordinario che non sempre mi risulta facile. Sono di coccio, come lo eri tu. Prega per me.
Gv 14, 6-14
In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».
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