Quando mi ha scritto Michela chiedendomi se potessi scrivere la prefazione a questo libro simpatico e commovente allo stesso tempo, mi sono venuti i sudori freddi. È un grande onore, per carità, ma è anche un enorme onere introdurre alla bellezza senza contaminarla e senza travisarla. Guardando allo stile biografico del libro, di cui conoscevo già la se…
Continua la lettura...Che carattere deve avere il discepolo di Gesù? O meglio: che tipo di persona chiama Gesù alla sequela? Il vangelo di oggi, proseguendo la narrazione del vangelo di ieri, ci risponde senza mezzi termini: ogni tipo di persona, Gesù chiama tutti. Come i tre discepoli di ieri, i due discepoli di oggi sono molti diversi tra di loro. Anzi, tra Filippo e Natanaele sem…
Continua la lettura...Cuori liberi. Giovanni il Battista ha un cuore libero capace di riconoscere chi è più grande di lui. Capace di indicare chi lo supera e di additare umilmente Colui per il quale è stato mandato. Ma cuori liberi sono anche quei due discepoli. Non è facile lasciare un maestro e andare a fiducia dietro a un altro. Non è facile accettare la logica del «venite e vedr…
Continua la lettura...Quando pensiamo ai santi e ai profeti, immaginiamo che abbiano vissuto la loro vocazione con uno “spoiler” tra le mani, un dato in più che faceva già sapere a loro in che direzione sarebbero andati gli eventi e cosa esattamente Dio avrebbe voluto da loro. Non è affatto così! L’umile testimonianza di Giovanni ce lo testimonia in un modo commovente per la sua sem…
Continua la lettura...Come vivo la mia vita spirituale? Come essere a disposizione di Dio? O come avere Dio a mia disposizione? È dinanzi a queste die domande che si rivela la grandezza di Giovanni il Battista e la sua rilevanza per noi. È facile scivolare nella strumentalizzazione, anche nell'ambito dello spirituale. Piuttosto che annunciare per amore di Dio, si annuncia per am…
Continua la lettura...«Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore». Due cose stupende sono racchiuse in queste poche parole. La prima è che Dio si rivela ai piccoli e nei piccoli. I pastori erano persone semplici e umili, generalmente senza particolare istruzione. Eppure sono lo…
Continua la lettura...Pensare all’unità come punto di partenza del pensare e cercare questa convergenza in due pensatori che vengono da due fedi diverse è un’audace sfida. Sfida che Maria Benedetta Curi lancia nel suo Pensare dall'unità. Franz Rosenzweig e Klaus Hemmerle . L’intento, come viene riassunto dall’a. nell’Introduzione, è una speranza: «La speranza epistemologica è …
Continua la lettura...«Il bambino cresceva». È consolante sapere che neanche il figlio di Dio, nella sua vita terrena, è nato “già imparato”. Gesù cresceva, imparava, sperimentava. In una parola, Gesù, e assieme a lui la famiglia di Nazareth, viveva la normalità. Ha scelto e non ha disprezzato la nostra umanità e la nostra normalità, mostrandoci che è bello essere umani, che vale la…
Continua la lettura...Non lasciare il tempio. Tu sei il tempio, la tua vita è il suo atrio. Non lasciarlo perché il passaggio di Cristo non ti trovi assente. Da Anna impariamo non solo la presenza, ma anche la qualità della presenza. Quante persone c'erano nel tempio quel giorno, ma solo Simeone e Anna si sono fatti voce di profezia. Quante persone passavano nel tempio ogni gio…
Continua la lettura...È bellissima la figura di Simeone. È un paradigma che insegna molto sull'attesa del Signore. Simeone attendeva, ma la sua non era un'attesa passiva. Simeone si recava al tempio; la sua attesa era preghiera. I suoi occhi erano tesi verso il Signore da cui gli verrà l'aiuto. La sua attesa, allo stesso tempo, era una delicata attenzione. Non si era fa…
Continua la lettura...Che alto prezzo che pagano quei bambini e i loro genitori! La tentazione, come avviene spesso quando accadono fatti negativi associabili in qualche modo a Dio o alla fede, sarebbe di pensare: “Sono morti a causa di Gesù” . No, sono morti a causa della cattiveria del cuore umano, del cuore di un uomo che vuole farsi Dio a costo di annientare tanti innocenti. A q…
Continua la lettura...Perché il nome dell'altro discepolo nel quarto Vangelo è rigorosamente non menzionato? Per umiltà? Forse... Ma non è menzionato soprattutto affinché possiamo identificarci, metterci al suo posto e capire che noi siamo, anzi, ognuno di noi è «il discepolo che Gesù ama». Venerare i santi non è mai separarli da Cristo, ma è vedere e imitare quell'amore che…
Continua la lettura...Perché in tutti i tempi ci furono cristiani che accettarono volontariamente la morte per la fede? Questa domanda può e deve veramente inquietare. Eberhard Schockenhoff non lascia questa domanda senza risposta ma vi dedica una riflessione sensibile e attenta nel volume Fermezza e resistenza. La testimonianza di vita dei martiri . Secondo l’a., «il fatto che es…
Continua la lettura...La liturgia ci guasta la festa! Abbiamo appena festeggiato il dolce Natale... Ed ecco il martirio. Dai un piccolo time out! Sarebbe stato bello... Ma non sarebbe né vero né realistico. Il Natale è una festa dolce, ma è già commista col realismo che viviamo tutti, di un mondo inospitale verso l'Amore. Ritornando ad ascoltare il prologo di Giovanni proclamat…
Continua la lettura...«A quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio». Nel meditare il mistero di Dio che si fa carne; nel sostare davanti alla grotta amando questo piccolo bambino, soffermiamoci a contemplare anche la nostra chiamata: Dio si è fatto uomo affinché l'uomo diventasse Dio; Dio si è fatto così piccolo per mostrarci la via della vera grandezza. …
Continua la lettura...«Il Signore ti annuncia che farà a te una casa... io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno». Chi mai avrebbe pensato che questa promessa fatta a Davide si sarebbe realizzata nel modo in cui è stata realizzata in Gesù? E chi mai avrebbe detto che sarebbe stato il sì di una fanciulla umile di Nazareth a …
Continua la lettura...Non tutte le forme di silenzio sono uguali. C'è il silenzio vuoto, dispersivo, amareggiato che crea distanza ed esprime solitudine. E c'è il silenzio che custodisce una realtà intima, il silenzio che è come la pausa nella musica, un silenzio che approfondisce la comunicazione e accresce la comunione. I mesi della gravidanza di Giovanni sono stati così p…
Continua la lettura...Gloriarsi senza insuperbirsi. È questa l'arte della vera umiltà. E tra le creature, Matia è in questo l'assoluta maestra. Se ti rimproverano come cattolico la devozione ai santi, la devozione alla madre di Gesù, ricorda questo passo del vangelo: Elisabetta elogia Maria - «Beata colei che ha creduto...» - e Maria cosa fa? Maria diventa un amplificatore d…
Continua la lettura...L'amore racchiude in sé tanti bei paradossi e il quadro della visitazione di Maria ad Elisabetta ne incarna diversi. L'amore sa attendere e quale attesa è più eloquente della Vergine incinta? L'amore non attende, non temporeggia ma corre, ed ecco Maria «si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa». L'amore è più di un'emozione, l'…
Continua la lettura...La liturgia ci ha proposto due testi di annuncio di concepimento uno dopo l'altro seguendo la stessa sequenza del vangelo di Luca. Ma tra questi due testi ci sono grandi differenze che vale la pena sottolineare almeno brevemente. Che una coppia sterile riceva la grazia della fecondità in tarda età, non è una novità all'esperienza del popolo di Dio. Il …
Continua la lettura...Il primo volume della Storia della spiritualità francescana. Secoli XIII – XVI si presenta come una ricca e imponente presentazione a uno dei fenomeni spirituali più grandi della storia e non solo del cristianesimo. Le famiglie francescane si sono moltiplicate e diffuse ampiamente del mondo e la figura di Francesco è tra le più conosciute e amate nel mondo, a…
Continua la lettura...«Noi non abbiamo mai visto il suo volto, non abbiamo mai sentito la sua voce. Non sappiamo come fosse il volto di Gesù del quale voglio ora parlavi» (17). Così Endo Shusaku apre il suo racconto Vita di Gesù riedito dalla Queriniana. Fa tenerezza quest’apertura perché contrasta con l’inizio della prima lettera di Giovanni: «Quello che era da principio, quello…
Continua la lettura...Certe privazioni nella vita potrebbero sembrare come un castigo, ma in realtà sono un fertilizzante che alimenta la nostra fede. Così alcune esperienze di deserto, di desolazione e di mancanza di fecondità diventano più feconde a lungo termine di momenti di consolazione e di chiarezza spirituale. L'esperienza di Zaccaria ci è di insegnamento. Quando il Sign…
Continua la lettura...Nella terza lezione di Cristologia della serie #TeologiainBriciole ci soffermiamo sull'evento insolito del buio di ben tre ore alla morte di Gesù. Qualcuno pensa che sia soltanto una narrazione "teologica", ma in realtà c'è una testimonianza storica non biblica e non cristiana che fa capire che il buio sia stato un avvenimento…
Continua la lettura...Nell'immaginario comune il progetto di Dio viene spesso rappresentato come qualcosa di simile a un treno in corsa che niente riesce a fermare. Passa sopra le nostre volontà e, quasi, sui nostri cadaveri. Il vangelo, questo vangelo in particolare, ci mostra un'immagine diversa del progetto di dio. È un piano fragile, discreto, affidato alle nostre mani e…
Continua la lettura...La differenza nella vita si fa con l'attenzione alle sfumature. Il dialogo tra Giovanni e i suoi interlocutori si gioca proprio sul sapere cogliere le sfumature. “Tu chi sei? Come mai ti permetti di parlare? Sei un personaggio?” - “No, non sono un personaggio. Ma sono una persona chiamata a svolgere una missione. Non sono l'atteso, ma sono in attesa e i…
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