La teologia parla dell'eterno, ma il suo parlare si rivolge a un uomo temporale, inserito in una cultura, in una storia, un uomo che ha un carattere in evoluzione e una psiche con le sue esigenze. Per questo, l'annuncio teologico non può che confrontarsi con le culture nelle quali, e alle quali, annuncia il Vangelo. La teologia non può che farsi inte…
Continua la lettura...Gesù non accetta di essere giudice tra due fratelli che si contendono l'eredità. Nondimeno la sua astensione dal giudicare non è priva di giudizio. Le parole del Signore ci ricordano un cristianesimo che sembra lontano anni luce dalla sensibilità odierna, un cristianesimo del distacco, un cristianesimo che non ha cancellato la prospettiva della morte nella…
Continua la lettura...Chi non si ricorda di quel sguardo di Giovanni Paolo II, ormai sfinito nel corpo, ma "forte" più che mai nello spirito e nel desiderio... desiderio dell'Amato che abbraccia ora in eterno. In questo insegnamento, presento qualche tratto del suo pensiero su Eucaristia e Chiesa. Se il video non appare (nella mailing list), lo puoi trovare qui …
Continua la lettura...«Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». Queste parole di Gesù hanno due significati che, seppur diversi, non sono divergenti. Il primo è un senso di distacco del Signore dalle diatribe prettamente economiche. Lo vediamo tra l'altro anche nell'episodio in cui un uomo si lamenta con Gesù di suo fratello per questioni …
Continua la lettura...Parlando dell'opera dello Spirito, una persona mi disse una volta: «Sarebbe bello sentire sempre lo Spirito». Non per fare lo splendido, ma perché ci credo davvero, le replicai: «Ancora più bello e importante consentire all'opera dello Spirito». Lo Spirito di Dio opera sempre, vorrebbe fecondare ogni nostra parola, ogni nostra azione. Non ha bisogno di …
Continua la lettura...L'inizio del vangelo di oggi e la fine sembrano parlare di due argomenti diversi. Gesù inizia parlando dell'ipocrisia e giunge poi a parlare di fiducia e abbandono alla Provvidenza. Questi due temi, all'apparenza molto lontani, sono invece fortemente connessi. L'ipocrisia non nasce sempre dalla cattiveria. A volte nasce dalla paura, dall'esi…
Continua la lettura...È facile guardare il passato e condannare chi perseguitava i profeti, i santi e i mistici. Ma è ancora più facile commettere la stessa ingiustizia verso i santi dei nostri giorni e non accorgersene. Gesù , in questo vangelo, se la prende con gli scribi, i teologi di quei tempi. Ma quanto possono essere attuali le sue parole oggi, e ogni qualvolta che la conosce…
Continua la lettura...Cos'è la preghiera? La preghiera è desiderare di confermare la terra al sogno di Dio. È allargare il cuore della creatura per accogliere il Creatore. La preghiera non sorprende Dio, ma ci apre alle sorprese di Dio. Il Signore che poteva creare il mondo come teatro passivo della sua grandezza, ha voluto manifestare la sua opera attraverso la collaborazione a…
Continua la lettura...Bisogna essere onesti: leggendo questo vangelo, non si capisce subito il nesso che Gesù fa tra l'ipocrisia e l'elemosina. Verrebbe da pensare che sarebbe stato meglio dire così: “caro fariseo, invece di badare solo all'esteriorità, sii più coerente e basa a tutto il tuo essere perché Colui che ha fatto l'esterno ha fatto anche l'interno” . I…
Continua la lettura...A una lettura superficiale di questo vangelo, potrebbe sembrare che Gesù faccia un dispetto a chi gli chiede un segno. Ma c'è un versetto che mette nella giusta luce la presa di posizione di Gesù: «Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione». Gesù non rifiuta il segno ma lo ha già d…
Continua la lettura...La presentazione di un romanzo, se vuole essere corretta, non deve contenere spoilers . Credo che debba piuttosto presentare quello che il romanzo lascia nell'anima al suo passaggio. Quello di Jean Mercier, Il signor parroco ha dato di matto , lascia un profondo senso di simpatia verso il curato Beniamino, verso Il curioso vivere di una chiesa di campagna,…
Continua la lettura...Dio con l'uomo ci va proprio a nozze. Se questa parabola dice qualcosa, sicuramente dice quanto Dio desidera unirsi a noi. Dopo il rifiuto dei primi eletti, che rappresentano il popolo di Israele, il re non si arrende, ma estende l'invito a tutti. «Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze». Nessuno deve …
Continua la lettura...Sicuramente questo vangelo vuole mostrare cosa sia la vera beatitudine. La vera beatitudine, ci spiega Gesù, non viene dai privilegi («beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato»), ma da quello che facciamo dei nostri doni e delle nostre situazioni: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». Ma quello che vorre…
Continua la lettura...Cristo non ha detto: «Io sono la comodità». Cristo ha detto: «Io sono la verità». C'è una bella differenza! La comodità a volte ti spinge a fare scelte false, a scendere a compromessi. Ti spinge a venire a patti con le ombre, con la menzogna, come quella menzogna che faceva comodo agli avversari di Gesù e con la quale lo liquidavano: «È per mezzo di Beelzeb…
Continua la lettura...Se Dio è così propenso a dare lo Spirito Santo, come mai spesso quando lo si chiede, non pare che si venga esauditi? Lo Spirito Santo non è una cosa, ma è Dio stesso. Per ricevere Dio non basta la richiesta delle labbra, serve la vera brama del cuore. Bisogna giungere a tale situazione da volere che Dio sia la vita della nostra vita. Dio vorrebbe donarsi, ma Di…
Continua la lettura...«Le mani che aiutano sono più sante delle labbra che pregano». Per quanto possa sembrare profonda, non sono d'accordo con questa frase di Ingersoll. Primo perché mette un contrasto che non ci deve essere tra preghiera e carità. Secondo perché l'amore non è solo assistenzialismo. Si aiuta chi ha bisogno, ma si spera che questo aiuto lo porti a una situaz…
Continua la lettura...Se è vero che la Bibbia deve essere il cuore della vita cristiana, è altrettanto vero che nella pratica, il contatto più verosimile con la parola di Dio avviene tramite la liturgia. Non sono pochi, infatti, i cristiani che – sia frequentando la messa quotidiana, si “accontentandosi” della meditazione delle letture liturgiche del giorno – si trovano a cercare …
Continua la lettura...«Di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Ho sempre interpretato l'unica cosa necessaria di cui parla Gesù come lo stare ai suoi piedi, come la vita contemplativa. Non c'è dubbio che il fine nostro è la contemplazione del volto dell'Amato. Ma sarebbe riduttivo limitare l'esperienza della pienez…
Continua la lettura...Non sempre scegliamo il nostro prossimo. A volte le coincidenze si fanno strumenti di provvidenza e ci pongono accanto dei prossimi che non avremmo né cercato né voluto. È lì che dobbiamo esercitarci nell'ascolto per cogliere l'appello del Signore accogliendo, non il prossimo dei sogni, ma il prossimo nel bisogno. Il segreto per scoprire chi è il mio p…
Continua la lettura...Il vangelo di oggi inizia con una denuncia della incredulità ostinata ma finisce con una incredibile dichiarazione dell'amore fedele di Dio. «Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato». Sostare in contemplazione davanti a queste parole ci porta bel cuore infiammato d'amore di Cristo …
Continua la lettura...Il passo del vangelo che la liturgia ci consegna è molto ricco di indicazioni pratiche per il vissuto missionario. Meditando questo passo, ha catturato la mia attenzione - per la prima volta - una frase che, apparentemente, suona secondaria e marginale: «Non passate da una casa all'altra». Il versetto sembra un po' essere in contrasto con quello che Ges…
Continua la lettura...Insegna il Salmo 138 che Dio guarda verso l’umile, mentre il superbo lo riconosce da lontano. Per questo l'umile può conoscere meglio Dio, perché si fa prossimo a un tratto essenziale in Lui, un tratto che si è manifestato senza mezzi termini in Cristo. Un teologo del XVII secolo, Jacques Bossuet, scrisse sul rapporto tra umiltà e conoscenza di Dio: «Molti …
Continua la lettura...Cambiare e trasformare non sono sinonimi quando si tratta di conversione e di incontro con Dio. I figli di Zebedeo puntavano a cambiare ciò che non era conferme al progetto di Cristo e volevano farlo stravolgendo e sradicando chi contrastava l'opera di Gesù. Il Signore, invece, vuole trasformare. Trasformare è un'opera che attraversa il cuore e la libe…
Continua la lettura...«In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli». Oggi, leggendo un po' alcune sottolineature che ho fatto in passato nella Storia di un'anima di Thérèse di Lisieux, ho riletto questo paragrafo che vale come commento ottimale per il vangelo di oggi. Scrive la santa dell'infanzia spiri…
Continua la lettura...Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. La parabola narrata da Gesù sui due fratelli invitati dal padre a lavorare nei campi, mostra un contrasto comportamentale, per niente non legato alla razza o allo status sociale (come vorrebbero gli avversari di Gesù). Anzi, i due della parabola sono fratelli, figli dello stesso padre. Il contrasto quindi è tra ch…
Continua la lettura...Forse siamo una generazione più abituata a leggere il vangelo per quello che dice a noi/me e di noi/me. Sicuramente il vangelo è anche questo. Ma primariamente e soprattutto, il vangelo parla di lui, di Gesù. Il breve vangelo di oggi mi ha fatto sostare davanti allo stato d'animo di Cristo. Stato non inteso semplicemente come stato emotivo, ma come disposiz…
Continua la lettura...«Come mi conosci?». È questa la domanda carica di sorpresa che viene a galla nel cuore ogni volta che ci sorprendiamo visti e profondamente conosciuti dal Signore. «Come mi conosci?» non è un interrogativo, ma è un canto di gratitudine perché Lui, il Creatore di tutto l'universo, si china verso me, povera creatura che a volte - spesso - è distratta da se s…
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