Nel secolo scorso Yves Congar, grande teologo del Concilio Vaticano II (un pregio tra tanti altri) parlava del pericolo di una Denzinger Theologie. Ora, se c’è un tale pericolo che riduce la teologia a una ripetizione a pappagallo delle dichiarazioni ufficiali della Chiesa, c’è un pericolo opposto e che consiste nell’intendere la teologia come una filosofia religiosa che nasce (e muore) con chi la inventa. Per questo la conoscenza e il riferimento reciproco a ciò che lo stesso Congar considerava uno dei pilastri della Tradizione (la “t” maiuscola non è una svista), ovvero, il Magistero ecclesiale.
Il Denzinger ovvero, Enchiridion symbolorum definitionumet declarationum de rebus fidei et morum è una raccolta unica di testi che costituisce un sicuro e facile riferimento per le dichiarazioni sui temi fondamentali della dogmatica e della morale. L’aggiornamento di tale documento con le più recenti acquisizioni non fa altro che rendere questo dono ancora più prezioso. Da qui il prezioso contributo delle EDB che ci fanno giungere in una edizione bilingue (la 45a) questo tesoro di contenuti e di riferimenti. Il volume è corredato da numerosi indici che rendono la consultazione e l’utilizzo proficuo e facilitato. 



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