Come interviene Dio nella storia? 
Interviene non a discapito nostro, ma per nostro tramite, attraverso il nostro assenso, la nostra co-azione con la sua grazia. Non a prescindere da noi, ma condiscendendo, inchinandosi umilmente per riempire il nostro sì, senza forzarlo.
Sì, ci sono interventi inspiegabili di Dio nella storia, quelli che chiamiamo miracoli, ma la via ordinaria del miracolo è la volontà dell’uomo, la sua apertura al bene, al Sommo Bene. Siamo il miracolo che vogliamo vedere nel mondo. 
Dio non agisce nella storia per contrabbando, clandestinamente, ma per contagio, apertamente, attraverso esseri umani che gli danno cittadinanza nella loro vita. Dove c’è un uomo e una donna aperti a Lui, al suo amore, alla sua visione, lì c’è Dio. 
Non nella passività, ma nella collaborazione si manifesta la presenza reale di Dio, perché Dio non è uno stagno ma sorgente d’acqua viva (cf. Ger 2,13; 17,13), non è un Dio dei morti ma dei vivi (cf. Mt 22,32). Dove c’è un uomo realmente vivo, lì c’è un’epifania di Dio. «La gloria di Dio è l’uomo vivente. La vita dell’uomo è la visione di Dio».