Cinque sfumature che fanno la differenza in vacanza (5/6) 

[La parte precedente è qui]

La vita di ogni giorno impone su di noi un fardello che non sempre ci scegliamo. Sarebbe troppo bello decidere il proprio “destino”. Non è così. 

Un proverbio arabo dice: “I venti non soffiano secondo gli auspici delle navi”. Ci sono limiti che la vita com-porta e che ci mettono dinanzi all’opzione o di soccombere e svanire o di resistere e crescere.

Bisogna però riconoscere che tante volte mettiamo sul nostro piatto delle pietanze di stress che ci cantiamo e ci suoniamo da soli. Sono tante occupazioni, preoccupazioni e responsabilità auto-imposte che non verrebbero di per sé con il pacchetto-viaggio-vita, ma che noi aggiungiamo con la nostra bravura.

È questo il posto dove bisogna imparare a vivere l’eu-pressione. Cos’è? 

- Non è la pressione/stress procurato dal semplice vivere nell’Unione Europea (quella è altamente novica :D)… è un’espressione composta da “pressione” e da “eu” che in greco significa buona (anche se non ho mai capito perché si aggiunge alla “thanasia”, ovvero, alla morte procurata…, ma questo è un altro discorso).

A differenza dello stress, che è frutto del carico eccessivo e dell’uso improprio della pressione, la eu-pressione esprime una scelta selettiva, ragionata e sapienziale delle cose che vogliamo che siano urgenti per noi perché sono cose che vogliamo realizzare nella nostra vita e se non ci dessimo una spintarella, non le realizzeremmo in questa vita… 

Che c’entra tutto ciò con la vacanza? 

- C’entra e come! Mentre distendi le gambe, i nervi, e stendi il porcellino del salvadanaio per pagarti i tuoi giorni fuori… “ricorda” la tua vita, il tuo anno, e cerca di fare una cernita della tensione che crea depressione e stress, e della tensione che fa sì che la tua corda suoni meglio. 

Ecco, in questo tempo di calma, riprogramma la tua vita. Guarda verso il futuro, riforma la tua vita (è un sinonimo della ricreazione!).