La missione cristiana ha le sue radici nella autenticità. Non si tratta di essere impeccabili. Nessuna creatura umana lo è. «Tutti hanno peccato e sono venuti meno alla gloria di Dio», ci dice Paolo nella lettera ai romani. Si tratta, però, di non adagiarsi nei propri difetti e di non far diventare il male e il vizio un'abitudine serena. L'analogia della trav…
Continua la lettura...C'è una progressività nella manifestazione dell'essenza del cristianesimo che san Paolo manifesta bene nelle sue lettere. Inizialmente veniamo invitati a rivestirci di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità. Ma poi Paolo ci invita a rivestirci della carità, perché questa virtù unisce tutte le altre in modo perfetto. Se non ami, essere…
Continua la lettura...Sembrano controvalori quelli annunciati da Gesù come beatitudini. E, oserei dire, lo sarebbero se vissuti senza un Volto. Chi oserebbe dire che la povertà sia un bene, se non avesse dinanzi la ricchezza dell'incontro e dell'amore di Dio, che colma quella povertà? E chi direbbe che la persecuzione sia un guadagno, se non vi fosse nella croce la presenza segret…
Continua la lettura...Grandi santi nella storia avevano l'abitudine di passare la notte in preghiera prima delle scelte importanti. Di John Henry Newman si dice che portava tutte le sue intuizioni e tutti i suoi propositi davanti al Signore per capire se erano pietre preziose o soltanto sassi. L'abitudine di consultare il Signore non è solo bella, è cruciale per non sprecare la no…
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