Se Dio è così propenso a dare lo Spirito Santo, come mai spesso quando lo si chiede, non pare che si venga esauditi? Lo Spirito Santo non è una cosa, ma è Dio stesso. Per ricevere Dio non basta la richiesta delle labbra, serve la vera brama del cuore. Bisogna giungere a tale situazione da volere che Dio sia la vita della nostra vita. Dio vorrebbe donarsi, ma Di…
Continua la lettura...«Le mani che aiutano sono più sante delle labbra che pregano». Per quanto possa sembrare profonda, non sono d'accordo con questa frase di Ingersoll. Primo perché mette un contrasto che non ci deve essere tra preghiera e carità. Secondo perché l'amore non è solo assistenzialismo. Si aiuta chi ha bisogno, ma si spera che questo aiuto lo porti a una situaz…
Continua la lettura...Se è vero che la Bibbia deve essere il cuore della vita cristiana, è altrettanto vero che nella pratica, il contatto più verosimile con la parola di Dio avviene tramite la liturgia. Non sono pochi, infatti, i cristiani che – sia frequentando la messa quotidiana, si “accontentandosi” della meditazione delle letture liturgiche del giorno – si trovano a cercare …
Continua la lettura...«Di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Ho sempre interpretato l'unica cosa necessaria di cui parla Gesù come lo stare ai suoi piedi, come la vita contemplativa. Non c'è dubbio che il fine nostro è la contemplazione del volto dell'Amato. Ma sarebbe riduttivo limitare l'esperienza della pienez…
Continua la lettura...Non sempre scegliamo il nostro prossimo. A volte le coincidenze si fanno strumenti di provvidenza e ci pongono accanto dei prossimi che non avremmo né cercato né voluto. È lì che dobbiamo esercitarci nell'ascolto per cogliere l'appello del Signore accogliendo, non il prossimo dei sogni, ma il prossimo nel bisogno. Il segreto per scoprire chi è il mio p…
Continua la lettura...Il vangelo di oggi inizia con una denuncia della incredulità ostinata ma finisce con una incredibile dichiarazione dell'amore fedele di Dio. «Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato». Sostare in contemplazione davanti a queste parole ci porta bel cuore infiammato d'amore di Cristo …
Continua la lettura...Il passo del vangelo che la liturgia ci consegna è molto ricco di indicazioni pratiche per il vissuto missionario. Meditando questo passo, ha catturato la mia attenzione - per la prima volta - una frase che, apparentemente, suona secondaria e marginale: «Non passate da una casa all'altra». Il versetto sembra un po' essere in contrasto con quello che Ges…
Continua la lettura...Insegna il Salmo 138 che Dio guarda verso l’umile, mentre il superbo lo riconosce da lontano. Per questo l'umile può conoscere meglio Dio, perché si fa prossimo a un tratto essenziale in Lui, un tratto che si è manifestato senza mezzi termini in Cristo. Un teologo del XVII secolo, Jacques Bossuet, scrisse sul rapporto tra umiltà e conoscenza di Dio: «Molti …
Continua la lettura...Cambiare e trasformare non sono sinonimi quando si tratta di conversione e di incontro con Dio. I figli di Zebedeo puntavano a cambiare ciò che non era conferme al progetto di Cristo e volevano farlo stravolgendo e sradicando chi contrastava l'opera di Gesù. Il Signore, invece, vuole trasformare. Trasformare è un'opera che attraversa il cuore e la libe…
Continua la lettura...«In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli». Oggi, leggendo un po' alcune sottolineature che ho fatto in passato nella Storia di un'anima di Thérèse di Lisieux, ho riletto questo paragrafo che vale come commento ottimale per il vangelo di oggi. Scrive la santa dell'infanzia spiri…
Continua la lettura...Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. La parabola narrata da Gesù sui due fratelli invitati dal padre a lavorare nei campi, mostra un contrasto comportamentale, per niente non legato alla razza o allo status sociale (come vorrebbero gli avversari di Gesù). Anzi, i due della parabola sono fratelli, figli dello stesso padre. Il contrasto quindi è tra ch…
Continua la lettura...Forse siamo una generazione più abituata a leggere il vangelo per quello che dice a noi/me e di noi/me. Sicuramente il vangelo è anche questo. Ma primariamente e soprattutto, il vangelo parla di lui, di Gesù. Il breve vangelo di oggi mi ha fatto sostare davanti allo stato d'animo di Cristo. Stato non inteso semplicemente come stato emotivo, ma come disposiz…
Continua la lettura...«Come mi conosci?». È questa la domanda carica di sorpresa che viene a galla nel cuore ogni volta che ci sorprendiamo visti e profondamente conosciuti dal Signore. «Come mi conosci?» non è un interrogativo, ma è un canto di gratitudine perché Lui, il Creatore di tutto l'universo, si china verso me, povera creatura che a volte - spesso - è distratta da se s…
Continua la lettura...Dice il Qohelet: «Non si sazia l'occhio di guardare, né l'orecchio è mai sazio di udire». Questo era l'interesse di Erode nei confronti di Gesù. Interesse di mera curiosità. Se osserviamo la gestualità dei nostri corpi e dei nostri occhi quando ci interessiamo per mera curiosità, notiamo un fatto interessante: il corpo è teso per penetrare nella rea…
Continua la lettura...Dove fondi le tue certezze? È questa la domanda che ci pone Gesù in questo vangelo. Il bastone, la sacca, il pane, sono tutti previdenza. Ma nel portare il vangelo, quello che più conta è la Provvidenza. Anzi, a volte il tuo bagaglio - umano, culturale, ideale o ideologico - potrebbe essere un ostacolo. Non di rado, il tuo annuncio non solo passerà per questo …
Continua la lettura...Se vuoi ascoltare Dio devi metterti nelle giuste condizioni per ascoltarlo. Non basta appartenere a un certo gruppo, sia esso pure strettamente collegato al Signore. Non è l'appartenenza esteriore che fa sentire il Signore nell'interiorità. «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Quel stare “fuori” è l'ostacolo. Non puoi ved…
Continua la lettura...«Fate attenzione dunque a come ascoltate». La fede non è un processo automatico, tantomeno automatico. È necessario sapere dove collocarla. È necessario raffinare il nostro ascolto. L'invito di Gesù si ricollega alla parabola della semina. Solo l'ascolto con un cuore libero e buono porta frutto. E solo una luce posta sul lucernario ovvero una luce che d…
Continua la lettura...Il quarto volume dell'opera Commentario ai documenti del Vaticano II , curato da Serena Noceti e Roberto Repole, presenta e commenta i tre decreti Christus Dominus , Optatam totius e Presbyterorum ordinis seguendo lo schema di lavoro generale di tutta l'opera il cui piano d'opera prevede 9 volumi. Tutta l'opera si fonda sull’unitarietà di t…
Continua la lettura...Fosse un lavoro come altri, il comportamento del padrone della vigna credo che urterebbe qualsiasi lavoratore che ha fatto di più. Ma nella vigna del Signore la situazione è diversa. I lavoratori della prima ora mormorano: «Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo». È i…
Continua la lettura...La parola di Dio è dinamica. Quando la leggi in preghiera, non leggi un testo statico, ma una forza innovativa che parla al tuo oggi, alla tua vita. Un esempio è proprio la parabola del seme. Letta centinaia di volte, ogni volta tocca un punto diverso, attuale, più urgente. Oggi mi invito e ti invito a leggere la parola in chiave di “abitudini social”. Nella no…
Continua la lettura...Il fatto che Luca ricordi che nella compagnia di Gesù ci sono le donne potrebbe passare inosservato oggi. Ma ai tempi di Gesù, anzi, fino a non molto tempo fa, un'apertura di questo genere costituiva una scelta inconsueta e, diciamola tutta, non veniva vista di buon occhio. Ricordiamo Paolo che si dovette difendere perché si faceva accompagnare in alcune at…
Continua la lettura...È consolante sapere che Gesù è venuto per i malati e per i peccatori. Significa che non sono escluso, ma sono privilegiato per la mia povertà umana e spirituale. Ma è ancora più consolante sapere in che modo Cristo si fa presente a queste persone, a te e a me. Innanzitutto, Cristo chiama personalmente. Poi, la cosa più commovente secondo me, è che si fa “compag…
Continua la lettura...«Confondo i tuoi alibi e le mie ragioni». Mi appoggio su questo verso di De Gregori per pensare a come il non fare chiarezza sulle proprie motivazioni porta solo a una confusione dei motivi. La parabola narrata da Gesù mette i suoi interlocutori (quindi anche te e me) con le spalle al muro. Lo fa, non per umiliarci, ma per invitarci ad abbattere i muri e le cat…
Continua la lettura...Dopo 4 anni di attesa, in seguito all'uscita del secondo volume dei vangeli apocrifi di Armand Puig i Tàrrech, esce il terzo volume dell'opera che, nell’edizione italiana, viene pubblicato come secondo tomo del secondo volume. L'edizione riproduce quattro dei Vangeli della tradizione apocrifa gnostica, tradotti direttamente dal copto. I quattr…
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