#Iononsonocharlie sono per un mondo dove si rispetta l’altro nei suoi sentimenti intimi sono per un mondo dove non vieni ucciso per quello che pensi sono per un mondo dove la satira è su se stessi per diventare uomini migliori sono per un mondo dove gli dèi non sono l’incarnazione dei nostri istinti più infimi sono per una libertà che è fraternità …
Continua la lettura...Caro prof. Veronesi, Come tanti, ho letto l’articolo sul suo nuovo libro, dove fa l’affermazione che «il cancro, come Auschwitz, è diventato la prova della non esistenza di Dio» e dove dichiara che «non può pensare che un angelo custode guidi la sua mano quando incide e inizia l’operazione». Ho letto e, per un primo momento, sono andato oltre. Mi ha fatto …
Continua la lettura...«Non si può dire che il vero amore rende ciechi: questo varrebbe semmai dell’infatuazione. Il vero amore piuttosto rende la persona, non solo capace di vedere, ma di essere chiaroveggente, persino profetica, perché vedere i possibili valori dell’essere amato, significa vedere le pure e semplici possibilità, quanto non è ancora realtà, il non-ancora realizzato, m…
Continua la lettura...«La propria morte, la si muore soltanto, ma con la morte degli altri bisogna vivere». Le parole del poeta tedesco Mascha Kaléko acquisiscono una gravità maggiore se le si pensa riguardo alla morte di un figlio. È al quanto “contro natura” sopravvivere al frutto del proprio grembo. È la condizione paradossale di «genitori rimasti orfani», come ne esprime eloquen…
Continua la lettura...La testimonianza eroica di Viktor Emil Frankl Robert Cheaib Per la durata di 3 anni, Viktor Emil Frankl sopravisse a quattro lager (Theresienstadt, Auschwitz, Kaufering III e Türkheim). Parlando della sua esperienza «all’ombra di una camera a gas» dove era ridotto a un numero di matricola (119.104), Frankl, testimonia la fondatezza esistenziale della sua c…
Continua la lettura...Un viaggio teologico-biografico tra psicologia, filosofia e mistica Laura Dalfollo La teologia fondamentale tesa all’incontro con l’uomo contemporaneo non indica una riflessione dimentica di una storia di grandi nomi. Coloro che ci hanno preceduto permettono oggi di essere protagonisti di un dialogo in cui Dio è espresso con la passione e la for…
Continua la lettura...Dio non è venuto a spiegare il dolore, né a eliminarlo, ma a riempirlo della sua presenza (cf. Paul Claudel) primo video: Tony Melendez: secondo video: Nick Vujicic:
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