Il simbolo del pesce: Il logo del sito è inglobato
nel simbolo del pesce che è uno dei più antichi simboli cristiani. Questo
simbolo semplice veniva presumibilmente adoperato come segno di riconoscimento.
È probabile che quando un cristiano incontrava uno sconosciuto, per verificarne
la lealtà, tracciava nella sabbia uno degli archi che compongono l’ichthús.
Se l’altro completava il segno, i due si riconoscevano come fratelli in Cristo.
L’acronimo ἰχϑύς
riassume queste parole: « 'Ιησοῦς Χριστός Θεoῦ Υιός Σωτήρ (Iesùs CHristòs
THeù HUiòs Sotèr)» e che significa in italiano: «Gesù Cristo Figlio di Dio
Salvatore».
Il simbolo nella sua interezza implica una teologia
che si esprime in mistagogia, in comunione simbolica, essenziale per una
comprensione reciproca e un’iniziazione feconda.
Theologhia riconosce che il centro della teologia è il
Cristo, vero Dio, splendore di Dio Padre e che è nel «seno del Padre» (cf. Gv
1,18) e che è la vera theo-loghia, e vero uomo, vita in pienezza per chi
lo segue. Egli è Verbo, Notitia, Parola, Esegesi, Epifania e manifestazione del
Padre. Visibile Patris Filius. Chi vede Lui, vede il Padre. Chi segue
Lui, vero uomo, diventi anche egli più uomo!
La T di Theologhia è a forma di croce, per implicare
che la vera conoscenza di Dio avviene nell’Amore versato e spezzato sulla Croce…
Non conosco che Cristo e questi Crocifisso… E nel Crocifisso si manifesta il
vero Volto del Dio-Amore, perché non c’è amore più grande di questo: dare la
vita per i propri amici.
La forma della croce è quella del mercoledì delle
ceneri, per rammentare anche l’indigenza dell’umano, non tanto per l’umiliazione,
quanto per ricordare a quale grande Amore e a quale Destinazione è stata
chiamata la polvere di ha Adam. L’uomo è un nulla chiamato ad essere
com-partecipe della Vita di Dio.
Il pesce è anche a forma d’occhio, un occhio
che riesce a vedere e a conoscere la teologia proprio riconoscendo il Logos
crocifisso e risorto.
Il blu è simbolo del Mistero, del divino, del mare e dell'orizzonte infinito che apre al di là della conoscenza umana, richiama all’unica
conoscenza possibile, quella della martyria. Dio è più sensibile al
«cuore», nel senso più profondo di questo termine. Il cuore che crede vede al
di là di ogni possibile conoscenza e verbalizzazione. Præstet fides
supplementum, sensuum defectui.
Il Rosso è appunto il colore della martyria:
del martirio e della testimonianza, di Cristo, in Cristo e per (amore) di
Cristo. Unico modo per conoscere Cristo, essere conformati a Lui e trasformati
in Lui nella martyria dell’Amore, quell’Amore riversato nei nostri cuori
per opera della Spirito.