(Mt 26,14-25)
«Ciascuno, dunque, esamini se stesso» (1Cor 11,28). Queste parole di San Paolo vengono pronunciate in n un contesto di discernimento,affinche i credenti valutino lo stato del proprio cuore per la ricezione del Signore nel pane e nel vino. Ma l'invito dell'apostolo si estende a ogni situazione. Nel vangelo di oggi abbiamo una serie di «Sono forse io, Signore?». La domanda che più ci stupisce è quella che viene da Giuda. E uno si chiederebbe: perché Giuda pone la domanda? Per camuffarsi con gli altri? Per una specie di autodenuncia? O perché in fondo non sa realmente quello che sta facendo? «Ciascuno, dunque, esamini se stesso». Ciascuno si faccia amica stretta la propria coscienza che, come dice il Siracide, vede meglio di sette sentinelle poste su una torre. Ascoltiamo la nostra coscienza e nutriamoci di quel pane che ci dà l'amore e la grazia dello Spirito per avere la forza di conformare le nostre azioni ai dettami della «eco della voce di Dio» come chiama Newman la nostra coscienza.
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Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo. Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: «Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli»». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
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