Per eccesso di razionalismo si tende a pensare che la fede consista nell'affermare che Dio esiste e nel sapere il minimo sindacale su di lui. La fede nella concezione biblica è qualcosa di molto più profondo e molto più totalizzante di una manciata di idee su Dio e sulla sua esistenza. La fede coinvolge tutto l'uomo. Il vangelo dell'intercessione del centurione è un esempio eloquente al riguardo. Gesù elogia la fede di quest'uomo, una fede che si è manifestata nel non riconoscersi degno della visita di Cristo, riconoscendosi ciò nonostante estremamente bisognoso del suo aiuto e fidandosi che Gesù opera salvezza. L'umiltà che si riconosce amata, guardata ed elevata, ecco uno dei volti belli della fede nella Bibbia.

Mt 8,5-11

Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: «Va'!», ed egli va; e a un altro: «Vieni!», ed egli viene; e al mio servo: «Fa' questo!», ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli.

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