Il difficile non è stato camminare sulle acque. È bastata una sua parola, lui, il Dio dell'impossibile. Non mi è stato difficile crederci. È stato difficile continuare a farlo. Dopo i primi passi, gli occhi fissi su di lui e il cuore rapito dal suono tenero e tenace della voce di lui - «Vieni!» - , ho abbassato gli occhi verso le mie voci interiori, verso i miei specchi retrovisori. Non guardavo più lui, guardavo le onde. Mi ha distratto il miracolo che stavo vivendo e ho dimenticato che il miracolo è lui. Che la meraviglia è che lui mi chiama a sé e che non ci sono onde o leggi della natura che tengano quando lui chiama. Il mio piede ha vacillato, la sua mano mi ha sostenuto. Ho imparato che la mia forza consiste nel grido: «Signore, salvami!».

Mt 14,22-33

Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

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