In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
At 11,1-18   Sal 41 e 42   Gv 10,1-10

Vuoi capire l’uomo? - Guarda a Cristo. La porta d’ingresso nell’umano è Lui. «Solo Cristo effettua l'esegesi dell'uomo e dei suoi problemi. Solo Cristo è la chiave del crittogramma umano» (R. Latourelle). Voler interpretare – nel doppio senso del termine – l’uomo a prescindere da Cristo, è da “ladri” perché è derubare l’uomo della sua realizzazione più bella, della sua finalità più sublime, della sua santità più umana. Proprio come quando scopriamo una dimensione nuova del nostro esistere, totalmente ignota sino ad allora, all’ingresso di una persona preziosa o di un evento cruciale nella nostra vita, così Cristo segna la linea di demarcazione tra prima di Cristo e dopo Cristo. Non parlo della storia universale, ma di una dimensione molto più profonda perché molto più personale: la mia vita prima di Gesù e la mia vita in Gesù. È la differenza immensa – per ricordare le parole infuocate di Piergiorgio Frassati – che passa tra vivacchiare e vivere in abbondanza.