Siamo solitamente così idealisti quando si parla di amore, o meglio, di amare, che diventa impossibile amare. Il Vangelo ci insegna un amore meno idealista e più reale. Un amore che possiamo declinare con sei atti concreti: offrire , donare , perdonare , domandare , accogliere … e niente meno che rifiutare . Sì, domandare è anche un gesto d’amore, accogliere …
Continua la lettura...Non ho gli strumenti per verificare la veridicità della notizia ( vedi sotto ), anzi, alcune persone mi hanno segnalato che si tratta probabilmente di una bufala montata ad arte... dove il presunto giornalista offre anche nomi e riferimenti legislativi per dare alla storia un alone di credibilità. Ma vorrei comunque pensare ad alta voce (finché si può) e riall…
Continua la lettura...Dal discorso di Papa Francesco ai docenti e agli studenti della PUG, PIB e PIO Studio e preghiera Il vostro impegno intellettuale, nell’insegnamento e nella ricerca, nello studio e nella più ampia formazione, sarà tanto più fecondo ed efficace quanto più sarà animato dall’amore a Cristo e alla Chiesa , quanto più sarà solida e armoniosa la relazione tra stud…
Continua la lettura...Ricordando i cinquant’anni della Teologia della Speranza di Jürgen Moltmann Che valore ha l' eschaton nell'attualità della vita cristiana? Non capita spesso che quelle realtà, trattate per ultime, perdessero la loro pregnanza e la loro significatività all’interno dell’universo e venissero trattate de facto da ultime, come una sterile appendice che no…
Continua la lettura...«Cosa scopre il credente quando ascolta il cuore di Dio? Scopre che Dio può essere amato al massimo, perché è tutto amore, e perché è tutto desiderio di donazione d’amore agli altri. E questo anelito divino fa sì che il credente accolga questo amore sgorgante nel proprio cuore, rassegnandosi alla volontà di Dio. Il credente non prende l’amore divino, ma lo…
Continua la lettura...fugit irreparabile tempus
Continua la lettura..."Si può affermare che un principio fondamentale della storia delle religioni è quello secondo cui l'esperienza di Dio comincia con l'esperienza di una singola apparizione, ma che la conoscenza di Dio comincia con l'identificazione di due, ossia in conoscere comincia dal riconoscere" (Martin Buber)
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