Dal messalino "Parola e Preghiera" (Gv 9,1-41) Passando, vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui ch…
Continua la lettura...Con il suo stile inconfondibile, sant'Agostino offre una radiografia del fariseo e del pubblicano della parabola narrata da Gesù. Guardando al fariseo e alla sua preghiera scrive: «Per che cosa pregava Dio? Cercalo nelle sue parole e non vi troverai nulla. Era salito per pregare; ma non volle pregare Dio, bensì lodare se stesso. Non gli bastava non pregare Dio ma…
Continua la lettura...Contro ogni livellamento orizzontale dell'amore cristiano, Gesù sottolinea il primato dell'amore di Dio. Egli è l'unico e l'amore verso di lui deve essere unico. Ma contro ogni disincarnazione dell'amore di Dio, Gesù mette assieme a esso l'amore del prossimo. E la misura? Niente meno che l'amore verso se stessi. Quello stesso amore, così n…
Continua la lettura...Donare all'uomo è prestare a Dio. Perdonare all'uomo è il canale per farsi raggiungere dal perdono di Dio. Dio vuole donarsi, ma per poterlo accogliere dobbiamo fargli spazio in noi stessi. E questo spazio non si crea svuotandosi. L'ideale cristiano non è il vuoto apatico. La via cristiana è la pienezza dell'amore, è l'empatia e la compassione. A …
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