Il fratello o la sorella sono quelle persone con cui stai gomito a gomito. Sono solitamente quelli a ciò dai più gomitate e dai cui sopporti meno le gomitate. Con loro si instaura un rapporto di familiarità e di ovvietà che diventa a lungo andare causa di accecamento, di pregiudizio, di intolleranza. Eppure questi rapporti sono i rapporti veri, sono quelli che possono essere fonte di autenticità e di trasformazione continua e reciproca. Gesù viene a battere questo chiodo, iniziando con l'importanza del perdono. All'altro, prima di perdonare misfatti, dobbiamo perdonare la sua alterità, la sua diversità, la sua imperfezione. Questo perdono, altro che difficile, ha bisogno di nutrirsi e di rinfrescarsi a u a sorgente limpida, quella della presenza di Gesù in mezzo a noi.
#pregolaParola
(Mt 18,15-20)
Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo. In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».
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