In pochi versetti il vangelo di oggi ci manifesta come ognuno ha una sua storia unica con il Signore. Questa storia si costruisce in dialogo con Gesù. La dimora di tutto è una e unica: vivere nella volontà dell'Amato. Ma ognuno realizza questa dimora in una maniera unica e irreperibile, proprio mettendosi in ascolto. Ascoltare non è facile. Ci verrebbe piuttosto di decidere ognuno per sé il modo di stare con il Signore. Ma il Signore ci avverte che chi mette la mano sullaratro non deve guardare indietro. E per tanti, se non per tutti, il guardare indietro consiste nel guardare a sé stessi, in maniera isolata, con le categorie dell'uomo vecchio. Che il Signore ci dia di correegli dietro.
#pregolaParola
(Lc 9,57-62)
Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
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