Gesù libera perché è libero e la sua libertà scaturisce dall'intimità con il Padre. Questo è il sunto del messaggio del vangelo di oggi. Le liberazione operate da Gesù, da mali e dal maligno, sono strettamente collegate alla sua libertà. Gesù libera perché è uno con il Padre e perché riserva a questa comunione spazi privilegiati. Di quest'intimità il vangelo ci dona una testimonianza discreta ma eloquente: «Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto». Ed è proprio da questo incontro dove si ama l'Amore che si nutre la libertà di Gesù-uomo, una libertà che non ha fame di fans, ma il cui unico cibo è fare la volontà del Padre amato.
#pregolaParola
(Lc 4,38-44)
Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano demòni gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro. Egli però disse: «Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
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