Settimana del dono e dell’umiltà

Parola del giorno: Ricambiare il dono

“Nell’anniversario di questo giorno
 in cui Gesù fece in me la sua dimora,
 in cui Dio prese possesso del mio cuore,
tanto e bene, così che, dopo di allora,
dopo questo colloquio misterioso,
questo incontro divino, delizioso,
io non aspiravo che a donare la mia vita,
a ricambiare un po’ del suo grande amore
al Ben Amato dell’Eucarestia
che riposava nel mio fragile cuore,
che l’inondava di tutti i suoi favori.”

Elisabetta ha scritto questa poesia nel settimo anniversario del giorno della sua Prima Comunione avvenuta il 19 aprile del 1891. Poche righe ma ciò che si respira è Amore e una voglia immensa di ricambiare quell’amore così grande avuto in dono. Questo è un passaggio bellissimo: RICAMBIARE. Sì, perché quando sentiamo di essere così felici e grati il nostro primo pensiero è, o almeno dovrebbe essere, quello. Fare in modo che quel regalo ricevuto, quel tesoro prezioso, possa non restare solo a noi, per la nostra sola gloria, ma che possiamo diventare “strumenti viventi”.
Quando prevale il nostro egoismo, pensiamo anche solo per un attimo a Maria e a come, coraggiosamente, ha ricambiato il suo grande dono.

DOMANDE PER RIFLETTERE da soli o in coppia

-          Ricambio il mio dono? Se sì, come? Se no, perché?
-          È difficile ricambiare il dono?
-     C’è stato un momento, un’occasione, una situazione, nella quale ho sentito forte il desiderio di “farmi dono”?
Se si è in coppia
-          Mi faccio “dono” dell’altro?
-          Ricambio il nostro amore?
-          Insieme, ricambiamo il dono che Dio ha fatto alla nostra unione?
-           
 PER LE FAMIGLIE: week end del dono. Due giorni da sogno!

Si mettono al centro del tavolo i vasetti nei quali il giorno precedente avete piantato il semino.
Dopo aver meditato sul senso del ricambiare il dono, di come e se lo metto al servizio, la mamma o il papà prendono un foglio e scrivono su “Week end del dono”.
La famiglia, a questo punto, ascoltando tutti i componenti, anche e soprattutto i più piccoli deve scrivere un programma dei prossimi due giorni, sabato e domenica, nel quale, a parte le incombenze pratiche, saranno evidenziate a colori, le attività che ognuno avrà pensato di fare per ricambiare il suo dono e metterlo al servizio di tutta la famiglia.

Esempio: Io ho il dono del sorriso. Decido, allora, di preparare la colazione alla mamma che è molto stanca, facendomi aiutare da mio fratello o sorella o dal papà. Io vorrei che lei iniziasse la giornata con il sorriso, proprio come il mio.

PREGHIERA


Questo momento termina con la preghiera quotidiana.

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Maria Marzolla
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