Settimana della purezza

Parola del giorno: il silenzio

Quando tutto tace, quando siamo soli e ci sembra che il silenzio sia vuoto, senza senso, quasi ci infastidisce, tentiamo in ogni modo di “colmare” quel tempo, di farcirlo con i più svariati ingredienti quali musica, tv, telefono, e così pensiamo di aver salvato quel tempo, di avergli dato un significato. In realtà, quel silenzio, però ha un suono meraviglioso, così delicato che occorre un udito sopraffino per udirlo, ma soprattutto tanto coraggio. Come tante volte scrive la nostra cara Elisabetta della Trinità, il silenzio è la strada per arrivare al Cielo dentro di noi, per offrirgli la possibilità di farsi spazio in noi. È una melodia che attira la nostra anima come una calamita. E questo, tanto e troppo spesso, ci fa paura. Non facciamo che cercare pretesti per distrarci da noi stessi, per evitare quell’incontro intimo con il nostro io, con quella parte segreta e preziosa dove il Padre ama dimorare.

“Una Lode di gloria è un’anima di silenzio che si tiene come una lira sotto il tocco dello Spirito Santo per farne uscire delle armonie divine. Essa sa che la sofferenza è una corda che produce dei suoni più belli ancora ed ama farsene il suo strumento per commuovere più deliziosamente il cuore di Dio”.
(Ritiro del luglio 1906. Decimo giorno, seconda orazione)

DOMANDE PER RIFLETTERE da soli o in coppia

  • Quale valore attribuisco al silenzio?
  • C’è silenzio nella mia vita?
  • Amo o detesto restare in silenzio?
  • Cosa mi insegna il silenzio?
  • Al termine mi regalo o programmo un incontro con il silenzio. Alle volte basta anche qualche minuto.


Se si è in coppia:
  • Cos’è il silenzio per noi?
  • Ci sono i silenzi che spesso fanno male alle coppia e il Silenzio che salva: parliamone.
  • Abbiamo mai provato a prenderci per mano e ad assaporare il silenzio?
  • Regaliamoci un momento di silenzio, prendendoci per mano, e al termine confrontiamoci su quello che abbiamo provato.



 PER LE FAMIGLIE: SSSSSSS….c’è il dettato del silenzio!

Fare silenzio significa mettersi in ascolto. Per un bambino, in particolare, è ascoltare quello che ha da dire la maestra, la mamma, il papà o i nonni. Oggi, invece, proviamo a giocare tutti insieme al gioco del “Dettato del silenzio”. Sì, perché il silenzio parla, dobbiamo solo imparare ad ascoltare quel che dice. In questo modo, attraverso il gioco e il  divertimento, li introduciamo all’ascolto interiore, che fa tanto bene anche a noi genitori.

Ognuno deve avere un foglio di carta e al centro del tavolo tanti colori. Inizia il dettato. Tutti in silenzio con gli occhi chiusi. Si stabilisce un tempo che per i bambini non deve superare i dieci minuti. Durante il silenzio, a seconda di quello che si prova, si annotano su un foglio  parole e pensieri con il colore che sembra più appropriato. Per i bambini che non sanno scrivere, raccoglierà il genitore il loro pensiero e li aiuterà.

Al termine ci si confronta sia su ciò che abbiamo scritto che sul perché di quel determinato colore. E conserviamo gelosamente questi fogli che saranno utilissimi per la riflessione di domani.

PREGHIERA

Questo momento termina con la preghiera quotidiana.

Scarica Giorno 15
Scarica la Preghiera quotidiana


Maria Marzolla
Vuoi seguirci sul tuo smartphone? Puoi ricevere tutti gli articoli sul canale briciole
clicca sull'immagine per maggiori info