«Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». La persona che si lascia condurre dallo Spirito vi è le viccissitudini del mondo proprio. O è gli altri, ma ha una risorsa diversa che permette reazioni e azioni diverse. Da dove prende le energie per affrontare le situazioni, da dove attinge la luce per illuminare le situazioni cupe non si sa... Ma si vede: «Ne senti la voce», ci dice Gesù usando l'analogia del vento. Lo spirituale non è vago. C'è una concretezza indiscussa. E questa concretezza, piuttosto che distaccarsi dal quotidiano, vi ci radica e lo trasforma. Facendoci rinascere, lo Spirito contribuisce alla rinascita dei nostri contesti. Amen.
#pregolaParola (Gv 3,1-8)
Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
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