La fede non nasce dalle emozioni. E non si nutre nemmeno di esse. Ce lo dimostrano i due passi del vangelo, quello che abbiamo letto ieri e quello che leggiamo oggi. Ieri abbiamo scoperto che per la tristezza, i due discepoli di Emmaus non sono riusciti a riconoscere Gesù. Oggi, Luca ci dice - e la cosa è più stupefacente - che per la gioia, i discepoli non riuscivano a credere. E quanta attualità in questo messaggio. Quanti di noi o nel nostro circondario fondano la fede sull'emozione e poi, cambiate le situazioni esterne, si ritrovano letteralmente con un pugno di mosche. L'emozione è un contorno utile, ma non è il piatto centrale della mensa della fede. Su che cosa si fonda la fede allora? Su lui che spezza il pane della Parola e apre i tuoi occhi per riconoscerlo. Su lui che ti inserisce nel suo mistero pasquale e lì, nel dolore del venerdì santo e nella gioia della risurrezione, ti custodisce unito a lui insegnandoti che né morte né vita, né tristezza né gioia possono separarci dall'amore di Dio in Cristo Gesù.
#pregolaParola (Lc 24,35-48)
Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.
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