Chi è infiammato d'amore non si arrende. È la lezione che Maria di Magdala ci insegna. Chi ama corre più veloce, arriva prima degli altri e ha bisogno di pochi segnali per cogliere la verità dell'Amato. È la lezione che il discepolo amato ci consegna. I vangeli della risurrezione mi sanno di rugiada fresca. Del profumo dell'erba che, appassita dal sole del giorno prima, ritorna verdeggiante e profuma di fresci con la rugiada del mattino. Sì, la semplice erba parla di risurrezione. Proprio come le esistenze fragili di quei testimoni di cui ci parla il Vangelo. Parlano del Risorto, possono parlarne, perché l'hanno sperimentato nella propria vita. Questo è l'augurio più bello che posso farti. Cristo è risorto non basta!!! Che Cristo risorga in te! Amen!
#pregolaParola (Gv 20,1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
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