Avendo sofferto per un bel po' di tempo di tendinite alle spalle, posso lontanamente capire la gravità di quanto pativa l'uomo con la mano paralizzata. Ma quella sclerosi è nulla se paragonata con la sclerocardia, il cuore indurito, il cuore paralizzato. E perché era indurito il cuore di quelle persone? Apparentemente, era per una cosa buona! E qui la sottile gravità. Le cause buone diventano un pericolo se si dimentica di guardare al volto dell'altro, se non si stende più la mano di aiuto, se il cuore si abitua a essere indifferente dinanzi al richiamo della sofferenza degli altri. Preghiamo per essere guariti nel cuore e nelle mani. La vera guarigione dalla sclerosi avviene nell'immergersi nella commozione di Dio.
#pregolaParola (Mc 3,1-6)
Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
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