Ristoro e giogo sembrano escludersi a vicenda. Eppure il Signore li mette insieme e fa del portare il suo giogo la traduzione e la concretizzazione del riposo. Come può essere? Il vero riposo dell'anima non è il dolce far nulla, ma è l'avvertire il senso di ciò che si sta vivendo. E il giogo di Gesù, la sua croce, apportano la certezza che un senso c'è, anche nel dolore. Nella gioia e nel dolore Cristo si è fatto presenza nelle nostre vite insegnandoci che nulla di ciò che c'è nella nostra vita è senza grazia, nemmeno le disgrazie e le croci. Se accogliamo nello Spirito questa coscienza, sperimentiamo la pace e il ristoro di Gesù.
#pregolaParola (Mt 11,28-30)
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
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