Nel vangelo del cieco Bartimeo, Gesù chiede al cieco cosa desideri. In questo vangelo, ai due ciechi Gesù chiede se essi credano che lui possa guarirli. Sono due aspetti importanti nella trasformazione e nella guarigione: riconoscere il proprio bisogno e riconoscere la potenza del Signore. Ma un aspetto che stona in questo vangelo, e credo che Matteo desideri proprio farcelo vedere, è il contrasto tra ciò che Gesù raccomanda e ciò che i due fanno in seguito. A quanto pare, i due ciechi hanno recuperato la vista, mentre sono rimasti sordi nel cuore. E forse questo vangelo ci lascia con questa provocazione: la guarigione fisica non basta se l'orecchio del cuore rimane sordo, se non è spazio di risonanza dello shema'.
#pregolaParola (Mt 9,27-31)
Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!». Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
via il canale Telegram Briciole di teologia
iscriviti per non perdere gli aggiornamenti