Che la bontà abbia la sua ricompensa nella risurrezione dei giusti, è il Giudice stesso a darcene la certezza. Ma su questa terra possiamo fare esperienza di come tali gesti di generosità, di bontà a casaccio, abbiano già da questa vita la loro ricompensa. No, non nella gratitudine degli altri o nei favori ricambiati, ma in quella gioia che donano i gesti di bene fatti con gratuità e sincerità. E da dove viene questa gioia così pura? Viene dal fatto che il fare questi gesti è frutto dell'assecondare il Soffio di Dio, che l'uomo lo sappia o meno. Questa gioia viene dall'imitazione di Dio il quale è per eccellenza Colui che dona a chi non può ricambiare.
#pregolaParola
(Lc 14,12-14)
Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

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