Dopo un discorso intenso in un linguaggio apocalittico, Gesù torna a usare il linguaggio suo abituale, quello che parte da uno sguardo attento alla realtà intorno a sé e ai suoi interlocutori. E proprio da questo realismo, proprio da questa concretezza, Gesù impartisce una lezione attuale sugli ultimi tempi. Con la semplicità della percezione di un cambiamento che avviene a una pianta, Gesù esorta a riconoscere i segni dei tempi. E, forse, l'accenno al germogliare delle piante ci fa capire che per Gesù, più importante che sapere l'ora è dare frutto, adesso e finché non si squarcia il velo del Dolce Incontro, come si esprime San Giovanni della Croce parlando del nostro incontro defitinivo con Gesù.
#pregolaParola (Lc 21,29-33)
E disse loro una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
via il canale Telegram Briciole di teologia
iscriviti per non perdere gli aggiornamenti