Il vangelo delle beatitudini, il vangelo dei santi, il nostro vangelo, inizia con la beatitudine dei poveri in spirito. Inizia con l'indicare che i primi beati sono quelli che sanno che la santità non è un'impresa nostra, ma un dono del Signore. San Giovanni Crisostomo commenta questo passo dicendo: "Il Signore comincia alla radice, estirpando l'orgoglio che è la radice e la sorgente di ogni male, ergendo il suo opposto, l'umiltà, come fondamento solido. Se questo fondamento è ben posto, tutte le altre virtù potranno essere edificate sopra di esso; se questo fondamento è fiacco, qualsiasi bene che poggerai su di esso, perirà". In altre parole, la prima beatitudine è riconoscere che tutto il nostro bene è presso il Signore. Lui è la nostra virtù, lui è la nostra santità, lui è la nostra forza. Beato chi riconosce il proprio assoluto bisogno di Cristo. Perché più lo fa, più la sua vita sarà una presenza reale di Gesù Cristo.
#pregolaParola
Mt 5,1-12a
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
via il canale Telegram Briciole di teologia
iscriviti per non perdere gli aggiornamenti