Per capire l'espressione «bestemmiare contro lo Spirito», che suona parecchio forte, si può ricorrere ad altre espressioni più immediate come «rattristare lo Spirito» e «spegnere lo Spirito». Si tratta di una possibilità “assurda” della nostra libertà che ci permette addirittura di chiudere i battenti della nostra vita al suo vero compimento: la relazione nuziale con Dio. Bestemmiare contro lo Spirito non è semplicemente rifiutare Dio, ma rifiutare l'eco della sua verità in noi stessi. Questa «bestemmia» inizia appunto con piccoli compromessi che rattristano lo Spirito e, pian piano, lo mettono sotto quarantena, tanto da spingere san Paolo ad avvertire: «Non spegnete lo Spirito». L'esortazione dell'apostolo contiene indicazioni concrete per evitare lo spegnimento della Fiamma del Padre e del Figlio: «Non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!».
#pregolaParola
(Lc 12,8-12)
Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
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