«Dio non è solitario». Così recitava il titolo di un libro francese di una ventina di anni fa. Parlava della Trinità. Ma anche il Dio fattosi uomo non è solitario nella sua missione di annuncio del Vangelo. La vita cristiana, pur contemplando l'intimità, non è mai una vita individualista. È un cammino comunitario. Un vangelo come questo ci dovrebbe interpellare a pensare e ripensare la nostra coscienza cristiana, il nostro impegno parrocchiale e comunitario. Perché, in un mondo tendenzialmente individualista, il rischio è quello di abusare della fede per diventare ancor più ripiegati su se stessi, mentre la fede è un'esperienza intima e comunitaria allo stesso tempo. Ci spalanca al cielo e ci unisce ai fratelli.
#pregolaParola

(Lc 8,1-3)
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
via il canale Telegram Briciole di teologia
iscriviti per non perdere gli aggiornamenti