Mi è capitata di recente sott'occhio questa frase: «Se vuoi rendere tutti contenti, non essere un leader, vendi gelato». Possiamo dire che essa potrebbe costituire una parafrasi diluita del detto popolare che Gesù cita: «Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!». Né Giovanni il Battista è piaciuto al popolo né Gesù. Ognuno aveva comunque da ridire sullo stile dell'uno e dell'altro. Ciò che Gesù dice ci invita alla contemplazione, a vedere come Dio si compromette nella storia, come esprime un carattere, delle scelte, delle opinioni... Accetta di essere opinabile! Nel senso che le persone possono approvare o disapprovare delle sue iniziative. E il mondo resta quello spazio dove ognuno può rimanere cieco nei propri pregiudizi o può vedere nella misura in cui il suo cuore è aperto e pronto alla sorpresa di Dio.
#pregolaParola

(Lc 7,31-35)
A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: «Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!». È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: «È indemoniato». È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: «Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!». Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».
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