Che senso hanno queste parole - «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele» - nella bocca di chi dirà più avanti: «Andate e in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura»? Non sbaglia John Henry Newman nella sua interpretazione quando evidenzia come l'amore che il Signore ci invita a vivere sia progressivo. Se si parte dal proclamo altosonante di “amare tutti”, si rischia di non amare nessuno concretamente. Bisogna cominciare umilmente e realisticamente con chi è vicino a noi, con chi è nel nostro ambiente vitale. Lì l'amore diventa carne, lì si tocca l'umanità di Dio. Il resto sono rinvii che pensano che il “prossimo” sia il successivo e non chi ci è accanto.
#pregolaParola
(Mt 10,1-7)
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.

Robert Cheaib
Vuoi seguirci sul tuo smartphone? Puoi ricevere tutti gli articoli sul canale briciole
clicca sull'immagine per maggiori info