Quante volte ci formiamo un'idea su una persona per sentito dire, per poi sorprenderci che, nel bene e nel male, quella persona era diversa... Anche di parecchio. Le relazioni non si possono vivere per interposta persona. E ciò vale per la relazione per eccellenza, la relazione con Dio. «Voi che dite che io sia»,non è una domanda del passato. È una domanda che Gesù mi e ti fa oggi. È la domanda delle domande perché dicendo chi egli è, dici anche la tua propria identità. Ora, questa risposta così personale non la puoi dedurre da te. È una risposta che ti viene da una chiesa-sposa che cammina con Gesù dai tempi della sua prima venuta e ci accompagna fino alla sua seconda venuta. È la fede apostolica, metro e custodia della mia e della tua fede personale. La preghiera delle colonne della Chiesa, Pietro e Paolo, ci custodisca nella retta fede e nel concreto amore per il Signore in cui abbiamo posto la nostra speranza.
#pregolaParola
(Mt 16,13-19) Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Robert Cheaib
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