Per tanto tempo ho avuto la convinzione che ognuno di noi ha una beatitudine più speciale. Questa beatitudine costituisce un tratto essenziale della propria vocazione. Ci attira di più perché ha un filo diretto collegato al cuore, anzi, allo spirito. Continuo a conservare questa convinzione. Ma ad essa si è aggiunta con il tempo un'altra: ci sono, per così dire, delle beatitudini periodiche che acquisiscono un significato particolare in fasi particolari della nostra vita. I motivi possono essere diversi. Magari perché in questo periodo il Signore mi sta conducendo in una via particolare in compagnia di questa beatitudine. O perché ho maggiormente carenza in tale dimensione della mia vita spirituale. I motivi possono essere tanti, ma l'importante è essere in ascolto e attualizzare il cuore leggendo, e leggendosi, nella Parola.
#pregolaParola
(Mt 5,1-12) Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

Robert Cheaib
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