Amare è difficile, ma più difficile è accettare di essere amati quando non ci amiamo. Pietro è l'apostolo dell'entusiasmo, dell'iniziativa. È tutto cuore. Quando però ha capito che il suo cuore poteva sbandare e poteva tradire, ha perso la fiducia in sé, ha smarrito la propria fierezza, ha congelato il sano amore a se stesso. Pietro è tanti di noi che iniziamo la sequela con le migliori delle intenzioni, poi ci frantumiamo contro i muri dei nostri limiti e dei nostri no. Se siamo Pietro nelle cadute, dobbiamo però essere Pietro anche in questo momento ricreativo. Dobbiamo essere Pietro che non si ama, ma che si sorprende ad essere amato e guardato dall'amore stesso. Il cristianesimo inizia qui. Se il primo comandamento è amare, il Fondamento è la verità intramontabile di essere amati dal Padre nella carne di Cristo e nel Soffio dello Spirito.
#pregolaParola
(Gv 21,15-19)Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Robert Cheaib
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