Un giorno Abba Antonio ricevette un grappolo d'uva. Data la calura del deserto, avrebbe ben gradito il gusto fresco della vigna ma pensò a uno dei monaci malati e disse: «Ne avrà più bisogno», e glielo mandò. Il monaco malato ricevette il dono e pensò: «Sono malato, ma almeno sono in cella. Lo mando al monaco giovane che lavora sotto il sole cocente». E così fece... Dopo aver fatto il giro di tanti monaci, il grappolo tornò da Antonio. E Antonio allora capì che nel deserto era fiorente l'amore fraterno... Vi racconto questa storia perché nella piccolezza del suo simbolo ci dice qualcosa della Trinità. La Trinità è amore donato, amore riversato verso l'altro. Ogni ipostasi nella Trinità riceve tutta se stessa e si fa tutta dono. Quest'amore è posto dinanzi a noi come sfida, come invito e come grazia da ricevere.
#pregolaParola
(Gv 16,12-15)
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Robert Cheaib
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