Perché nel regno di Dio non ci si sposa più? Perché saranno compiute le nozze dell'Agnello, le nostre nozze con Cristo-Sposo. La nuzialità non finisce, ma inizia finalmente. Questo significa che saremmo degli sconosciuti tra mariti e mogli? Anche se qualcuno lo spera, non sarà così. Chi ha creato i nostri affetti e ha benedetto i nostri legami non li annienterà, li trasfigurerà. Nulla sarà perduto, tutto sarà per Dio e in Dio. Tutto sarà cristificato affinché Dio sia tutto in tutti. Questo è un altro volto dell'escaton che il fine dell'anno liturgico ci ricorda invitandoci a vivere il tempo presente in visto del compimento.
#pregolaParola
(Lc 20,27-40)
Gli si avvicinarono alcuni sadducei - i quali dicono che non c'è risurrezione - e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcunoche ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.
Robert Cheaib
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