Cristo piange e dai suoi occhi prendono carne i sentimenti di Dio. Sant'Ireneo dice che il Figlio è ciò che visibile del Padre invisibile. In Cristo, specie in questo passo, vediamo quanto Dio vorrebbe che l'uomo non si precludesse labsalvezza e la comunione con il Signore. Il passivo che leggiamo nel passo - «è stato nascosto ai tuoi occhi [quello che porta alla pace]» - non deve illuderci che Gerusalemme stia subendo la lontananza come opera fatta da altri o dal Signore. Il passivo è una forma antica per esprimere una sentenza che Dio sa e predice nei profeti come un ammonimento. Non è Dio che nasconde a Gerusalemme le vie della salvezza e le parole accorate e commosse di Gesù sono la migliore prova che il Signore «non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva». Soffermiamoci davanti alle lacrime di Dio, lasciamo che ammorbidiscano i nostri cuori e che fecondino le nostre intenzioni per produrre conversione.
#pregolaParola
(Lc 19,41-44)
Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

Robert Cheaib
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