L'angelo è colui che guarda all'uomo e guarda a Dio. È quanto possiamo dedurre dalla prima lettura e dal vangelo di oggi. Lo sguardo è l'espressione più delicata dell'ascolto. L'angelo custode accoglie il gemito dell'uomo e lo porta al Signore. E contempla il volto del Signore e ne sussurra la dolcezza e la bellezza nel cuore dell'uomo. Il regalo più bello che possiamo fare ai nostri angeli custodi nella loro festa è quello di essere anche noi persone dallo sguardo che ascolta i gemiti dello Spirito e i gemiti della terra. Ascolta, custodisce e soccorre.
#pregolaParola
(Mt 18,1-5.10)
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
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