Racconta Raoul Follerau un suo sogno così: “Ho sognato. Un uomo si era presentato al giudizio del Signore. Vedi mio Dio – diceva – io ho osservato la tua legge, non ho fatto nulla di disonesto, di cattivo, di empio. Signore, veramente io ho le mani pulite. Senza dubbio – replica Dio – le tue mani sono pure, ma sono anche vuote”. Penso che questo sogno di Follerau spieghi le parole misteriose di Gesù. A prima vista, infatti, uno potrebbe chiedersi: ma che rapporto c'è tra pulizia del cuore ed elemosina? Il cuore puro è molto più di un cuore senza peccato. Il cuore puro gradito a Dio è il cuore capace di amare perché non siamo stati chiamati ad essere l'argenteria della dote he non si usa mai, ma di essere gli strumenti quotidiani dell'amore di Dio.
#pregolaParola
(Lc 11,37-41)
Mentre stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro
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