«Farmaco di vita», così chiama sant'Efrem il Siro, Gesù, sopratutto quando parla dell'Eucaristia. L'espressione rende bene la realtà che le parole di Gesù rivelano in questo vangelo: «Non avete in voi la vita». Noi siamo carenti di vita. Non abbiamo pienezza di vita perché non abbiamo pienezza d'amore. Non abbiamo vita perché non la doniamo. Non abbiamo vita e per questo non la doniamo. L'Eucaristia viene a liberarci da questo circolo vizioso. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui». A noi che non abbiamo la vita in noi stessi, la Vita viene a darci se stessa. Che meraviglia! Viviamo l'Eucaristia con questa coscienza.
#pregolaParola
(Gv 6,51-58)
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
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