Perché pregare se Dio sa quello di cui ho bisogno? A questa domande si potrebbe rispondere con un'altra domanda ispirata all'invito di Gesù nel vangelo: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Gesù sa, anzi, sente anche compassione verso il bisogno, ma ciononostante invita a pregare. Che immenso potere che ha la preghiera sul cuore di Dio! Che grandezza ci è stata affidata per essere corresponsabili di Dio nell'opera di salvezza. Pregare non è recitare formule, pregare è fare spazio in terra al desiderio del Cielo.
(Mt 9,32-38)
Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
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