#selah
Chi ama sa pazientare perché sa sperare. Sa intravedere nella persona amata, non solo il bene che c'è, ma anche il bene che ci sarà. Questa pazienza non è assimilabile a un atteggiamento sonnecchiante, quanto a chi sa chiudere un occhio perché ha un occhio interiore spalancato che vede oltre le apparenze. In altre parole, tale pazienza assume la forma della croce, includendo un morire alle proprie attese e aspettative, per permettere che l'altro sia e diventi ciò che è. Il bello è che Dio esercita questa forma di amore paziente, di amore che accetta di patire, verso tutti noi. Dio ci attende con passione e pazienza. La zizzania, infatti, non è solo sul nostro cammino, ma è dentro di noi. E mentre lui non manda i mietitori prima del tempo, noi siamo nel tempo di grazia per collaborare con lui a ripulire il nostro cuore.
#pregolaParola
(Mt 13,24-30)
Espose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: «Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?». Ed egli rispose loro: «Un nemico ha fatto questo!». E i servi gli dissero: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?». «No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio»».

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