#selah
Non perdiamo di vista Gesù per non costruire un cristianesimo irredento, per non rimanere nella tomba della logica del mondo.
#inascolto
(Mt 20,20-28)
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
#pregolaParola
È simpatica e fa quasi tenerezza quella madre che vuole sistemare i suoi figli. Somiglia molto alla disputa che sia I n passato sia oggi infervora tra quale stato di vita è più importante, lo stato di vita consacrato, lo stato di vita laicale o quello sacerdotale. La questione non è di oggi, ma percorre diversi secoli. Questo vangelo ci dovrebbe far vergognare di porre tali quesiti. Perché? Perché ci mette davanti a Gesù che non cerca i primi posti, un Gesù proteso a dare la sua vita non a ricevere onori, un Gesù venuto a servire e a insegnare e non a ricevere insegne. Non perdiamo di vista Gesù per non costruire un cristianesimo irredento, per non rimanere nella tomba della logica del mondo.

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