I due comandamenti complementari dell'amore di Dio e dell'amore del prossimo, non aboliscono la Legge, bensì la abbelliscono. Anzi, per essere più precisi, ne mostrano la bellezza già presente, ma a volte celata e impercettibile dietro alla norma. Quando si capisce la norma e la regola come espressione dell'amore, si sprigiona la sua bellezza. Detto in termini più semplici: se vuoi scoprire la bellezza nei tuoi doveri, impara a leggerli sulla griglia dell'amore. Il lavoro può essere difficile, ma la fatica diventa dolce quando pensi al frutto del lavoro che porterai alle persone che ami. Lo studio può essere solitario, ma può diventare bello se penso alle persone con cui condividerai i beni del sapere. La tua vita potrebbe essere difficile, ma è bella se la leggi nello sguardo di Colui che, prima di comandarti di amarlo, ti ha amato fino alla morte.
(Mc 12,28b-34)
Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è:Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
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